“Voglia diverse” dei Naga. Ecco un cd che rivela, sin dalle prime battute, come sia possibile concepire un rock con risvolti quasi sempre piuttosto originali, senza mai sconfinare nel caos di sonorità in conflitto tra loro. Lo si percepisce sin dal primo brano, “1,2 e Me”, musicalmente deciso nel fare da contorno alla voce limpida ed aggressiva di Lela Cortesi.
“Eri tu”, la seconda delle otto tracce che caratterizzano il progetto, rivela ulteriormente la ricerca di un rock “ragionato”, che non va mai sopra le righe, senza però rinunciare ad una chiara e decisa definizione dei suoni e della voce (belli gli inserimenti di chitarra e pianoforte ). “Voglie diverse” è il brano che dà il titolo all’intero lavoro, la voce di Lela si fa quasi maliziosa e va ad attingete tinte nuove da una tavolozza di colori dotata di molte sfumature. La linea melodica si fa più che mai interessante in “Se cadono i tuoi pezzi”, brano interessante soprattutto perchè proponibile in contesti differenti, senza perdere lo smalto di una propria originalità (questa canzone non sarebbe stata fuori luogo neppure in un festival di Sanremo, al di là dei mille punti di vista sulla manifestazione come tale). “Non sogno” è invece il brano meno convicente dell’album, ma si tratta di un unico episodio. Si riprende quota infatti con “Dammi” e soprattutto con “Affondando e sorridendo”, brano in cui il rock cede il passo al pop e l’insieme assume a tratti vaghe rimembranze dei migliori Matia Bazar (per intenderci quelli di Antonella Ruggiero). Si chiude con “Ottenebra”, brano colorato e confezionato con arrangiamenti interesanti, che più di altri ci rivelano come questa band possa risultare assolutamente ancor più intrigante in dimensione live. Oltre ai già citati Lela Cortesi e Claudio Flaminio (autore di buona parte di testi e musiche), fanno parte del gruppo il batterista Marco Parano ed il bassista Joe Cresseri ai quali per l’occasione si sono aggregati alcuni musicisti “aggiunti”. Concludendo, in questa formazione c’è sicuramente ottima “materia prima” per proseguire un percorso ben avviato con questo lavoro che rivela “intelligenza nusicale” non così comune.
