DERDIAN, METAL… CON SENTIMENTO

Anche all’ascolto superficiale di un fruitore non espertissimo di rock, risulta subito evidente la notevole perizia tecnica dei Derdian, band di ormai provata esperienza, nel loro ultimo lavoro autoprodotto, “Human Reset”. Impeccabile la vocalità del frontman Ivan Giannini, sound bello “teso”, buona la pronuncia inglese (dato non scontato) nei testi che si concedono qua e là anche qualche digressione in lingua italiana.

Lo stile del gruppo si conferma rientrare nel solco del power metal, con forti influenze epic, date dai frequenti – ma non eccessivi – inserimenti melodici, ampi, potenti, passionali ma ben dosati, senza arrivare ad essere pesanti o troppo barocchi. Ciò rende tutto l’album di piacevolissimo ascolto, pur trattando in molti punti di argomenti certo non leggeri, come in “Mafia” o in “Write your Epitaph” (una razza aliena giunta per terminare l’inutile e dannosa stirpe umana dal pianeta Terra?). Tematiche di lotta e ribellione pervadono peraltro tutto il lavoro, alternate a brani intrisi di melanconia ed introspezione, con inaspettati quanto magistrali intermezzi di tastiere (“These rails will bleed”, “Music is life”, “My life back”) come ci si può legittimamente attendere da questo filone musicale. Un cd capace di evocare emozioni e passionalità, pregno di emotività, ma anche tecnicamente ineccepibile. Forse, unico neo, un certo “appiattimento” sul genere di riferimento, che rende questo gruppo piuttosto simile ad altri dello stesso filone. Un pizzico di personalità in più non guasterebbe, ma certo questo cd dimostra una maturità espressiva non comune nel panorama del metal italico.

 

 

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