Luca Laurini si inserisce con tutta evidenza in quella scuola cantautorale italiana contemporanea, che ha tra i suoi interpreti di spicco nomi come Samuele Bersani o Daniele Silvestri. In questo suo primo cd dal titolo bizzarro, “Il look degli animali domestici vaganti” (Alka Records), scopriamo un autore capace di lanciare strali di pungente ironia sulla società odierna, i suoi tic ed i suoi guasti, utilizzando a piene mani allitterazioni e rime azzardate su ritmi spesso frenetici, con musicalità folk e piuttosto fragorose e ruspanti.
Fragorosità che si trasforma in un problemino su alcuni brani, con un arrangiamento musicale che minaccia a tratti di coprire la voce: dettaglio piuttosto negativo e non da poco, quando la forza e l’originalità di un pezzo si basano per lo più proprio sull’incisività dei significati, delle rime e dei giochi verbali. Questo gioco ha i suoi limiti, che in effetti un poco si percepiscono, specie in alcuni pezzi che risultano un po’ ripetitivi sino a sfiorare la noia. Ma nel complesso lo definiremmo un esperimento riuscito: un primo lavoro, pur perfettibile ma che suggerisce ottime potenzialità, con i dovuti perfezionamenti. Lo aspettiamo fiduciosi alla prossima uscita.