IL CD A’ LA CARTE DI PAOLO SERAZZI

“Serazzi & la cucina à la carte” è un album per certi aspetti sorprendente, che probabilmente lascerebbe nella completa indifferenza gli ascoltatori più giovani, suscitando però la crescente attenzione di un pubblico più maturo. Indubbiamente il richiamo a certe atmosfere tipicamente contiane (riferendoci ovviamente a Paolo Conte), che già si percepiscono nella prima delle undici tracce che caratterizzano il cd, “Come una rumba”, potrebbe non essere trascurabile. Ma ben presto Serazzi ci convince di essere assai distante dall’intento di una semplice e banale clonazione degli accenti dell’avvocaro di Asti.

 

E già il secondo brano, “Con un salto”, caratterizzato da un testo assolutamente nonsense, ma da una ritmica coinvolgente, ce lo conferma. Ed un’altra conferma giunge subito dopo con il delicato “Il silenzio in noi”, il cui testo invece di senso ne ha, eccome! Però, il progetto di Paolo Serazzi non è solo…Paolo Serazzi. Con lui ci sono musicisti di tutto rispetto che, brano dopo brano, si fanno largo e in “Balkan” mettono in campo la loro grande verve. Con “Finalmente” si torna alle arie di Conte ma il brano seguente, “Mundo mejor”, ci catapulta in una iniziale dimensione decisamente cantautorale, per poi accompagnarci in quelle vecchie e fumose sale da ballo ove su di una piastrella strusciavano emozioni intense. Non è propriamente il brano migliore dell’album quel “Se ritorno qui” che segue, ma si riprende subito quota con il divertente ed un po’ malinconico “Io e il mio amico Attilio”. “Laundrette soap” è uno dei pezzi più briosi ed ironici dell’album, mentre “Il portiere Fosco” narra la fantasiosa vicenda sportiva di un personaggio a dir poco improbabile, prima di approdare alla chiusura con il brano “Nove ore”. Nell’insieme un lavoro assolutamente godibile, che anche quando pare sottomettersi alle tentazioni facili della balera, non scade mai di qualità. Simpatica poi l’idea di presentare gli undici brani come se si trattasse delle portate di un ristorante, in coerenza con il titolo dell’intero lavoro.

 

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