Davide Napoleone, in arte Bogo, è un giovane cantautore che con il suo ep d’esordio “Animali stanchi” propone con cinque ballate tra il rock e il pop una serie di quadri con in comune il filo denominatore di un’umanità ripiegata su sé stessa. L’ascolto è gradevole, pur senza particolari punte di eccellenza, un lavoro che qualcuno definirebbe “radiofonico”, soprattutto per brani come “Frizzante domenica di dicembre” che Bogo ha utilizzato anche per la realizzazione di un singolo promozionale e un videoselfie quanto meno curioso. La voce è decisa come sicura è la mano dei musicisti che hanno accompagnato la realizzazione di questo progetto che reca il marchio della giovane etichetta Tippin’ the Velvet. Il difetto ricorrente (e da qualche tempo ormai molto diffuso) sta nella non perfetta “leggibilità” della voce, troppo spesso sovrastata dal suono che in quei frangenti rischia di sconfinare nel frastuono. Piaccia o no il rock vuole così, ma quando l’obiettivo è anche quello di suggerire con i testi delle canzoni qualche elemento di riflessione a chi ascolta, occorrerebbe tenerne in debito conto.
