Alice, Patty e Adriano

 

Alice ritorna, Patty se ne va ed Adriano apre l’Arena di Verona ad un euro. “Un’altra Music@”, di solito, non parla di artisti già ampiamente affermati. Non è la nostra mission né ci piace farlo, rischiando di rincorrere ciò che altri hanno già fatto o stanno facendo. Ma queste tre coincidenze meritano una riflessione un po’ estemporanea.

Alice avrebbe potuto essere la più grande interprete dagli anni Ottanta ad oggi. E’ invece passata attraverso tanti chiaroscuri che hanno coniugato, un po’ bene un po’ male, le asperità del suo carattere ed il suo coraggio. Una cosa è certa: non si è mai svenduta. Ed oggi il suo ritorno, con un album di prossima uscita (Samsara”) il cui brano-pilota è “Nata ieri”, scritto da Tiziano Ferro, rappresenta un piccolo evento al quale dedicare qualche istante di ascolto non superficiale. Patty Pravo ha invece sospeso la sua tournèe ed ha annunciato che non farà più concerti dal vivo. Le dichiarazioni della signora Strambelli quasi sempre sono un’enunciazione dell’opposto di quel che farà e, quindi, lasciano il tempo che trovano. Dovesse però trattarsi di un ritiro vero, la canzone italiana perderebbe certamente una delle personalità di maggior spicco degli ultimi decenni. Perchè Mina è Mina, ma quando Patty Pravo canta “Non andare via” o “La canzone dei vecchi amanti” o, la più recente “Dimmi che non vuoi morire” è un’interprete immensa. E mentre Mina in Giorgia ed ultimamente in Nina Zilli ha trovato un po’ di sé stessa, nessuno ha mai neppure provato ad emulare Patty Pravo, il cui modo di cantare deriva principalmente dal suo modo di essere. Quindi è inimitabile. Ed infine Adriano Celentano che a 74 anni suonati torna, lui sì, in dimensione live all’Arena di Verona l’8 e 9 ottobre. Due esibizioni che dovrebbero insegnare qualcosa a molti altri celebrati artisti, almeno dal punto di vista etico. Adriano ha deciso di riservate 6mila dei poco più che 11mila posti dell’Arena a chi pagherà un biglietto d’ingresso un solo euro. Non gratis, poiché la musica, come la letteratura e tutte le altre espressioni della creatività umana, non dovrebbero mai essere regalate, ma ad una cifra abbordabile a tutti. Al suo cachet ci penseranno gli sponsor; alla gente che lo ama e lo segue da oltre 50 anni, ci ha pensato lui. Dimostrando ancora una volta di essere più avanti di tutti….

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