WALTER CELI E IL SUO “SHE’S BACK” NOVE TRACCE INTERESSANTI

Sono nove tracce interessanti quelle che propone Walter Celi con il suo nuovo album “She’s back” che attraversa i vari stati d’animo di un’esistenza senza porsi al cospetto di grandi teorie filosofiche, ma lo fa con semplicità ed immediatezza.

Nulla di stratosferico, beninteso, ma ci si imbatte sin dall’inizio in suoni puliti, con una forte identità strumentale, equilibrati pur se i testi, proprio per la loro semplicità, paiono più pensati per coniugarsi con la musica più che non per caratterizzarne il senso. La presenza quasi costante del pianoforte rappresenta una componente dinamica importante, così come l’inserimento qui e là di intermezzi strumentali (per esempio la tromba nel finale di “She’s Back”, il brano che dà il titolo all’intero progetto), sempre con discrezione e mai sopra le righe (ed ancor meno sopra la dimensione vocale, come spesso accade in altre realtà). Non è difficile cogliere in questo disco le influenze musicali degli anni Settanta che sono probabilmente una componente fondamentale nella formazione artistica di Celi ed in particolare, pur se solo a tratti, sovviene alla memoria il ricordo di Gilbert O’Sullivan, interprete irlandese di quell’epoca.  Non tutto straordinario in questo cd, come dicevo, in cui talvolta ci si imbatte in brani che hanno indici identificativi più bassi e quindi una meno spiccata personalità o brani come “Coma”, che chiude l’album, suscitando qualche perplessità sulla ripetitività della chiosa.  Conunque mediamente ci troviamo al cospetto di un lavoro piacevole, un disco che ci può accompagnare in un viaggio o in una serata tra amici.

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