MARINELLI, QUESTIONI DI OMOLOGAZIONE

Sul libretto dell’ultimo cd del cantautore pugliese Giovanni Marinelli, “Oniria”, appare una colonna di “ringraziamenti”, ed una, più originale, titolata “non ringraziamenti”. Quest’ultima esordisce con: “non ringrazio chi ogni giorno ti vorrebbe omologare…”. Beh, spiace dirlo, ma quest’attitudine omologatrice deve aver purtroppo contagiato il nostro autore.

I testi, per lo più introspettivi, rimangono a galleggiare in una superficialità abbastanza uniforme, non riuscendo quasi mai a raggiungere la profondità di qualche riflessione davvero toccante. Le doti canore sono discrete, ma non vi sono specifiche caratteristiche vocali o interpretative che lo distinguano dall’infinita marea di aspiranti nuovi emergenti. E pure gli arrangiamenti non vanno oltre uno stra-sentito pop con sottofondo rockeggiante molto italian-style. Insomma, un lavoro senza infamia e senza lode, che scivola via, entra in un orecchio ed esce dall’altro senza lasciare tracce particolari, né musicalmente né come contenuti. Davvero sarebbe necessario un ben più impegnativo lavoro di approfondimento ed elaborazione, sia dei testi che degli arrangiamenti. Le doti tecniche ci sono, e anche le buone intenzioni, ma… “il ragazzo non s’impegna abbastanza”, come ci dicevano i prof di una volta a scuola. Rimandato.

 

 

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