Ci sono dei dischi nati e forse pensati per accompagnarci nelle calde sere estive, sapete quelle serate fatte di musica, balli nonsense e birra fredda. Ed è questo che trasmette dal primissimo ascolto il nuovo album di Macola & Vibronda “Io Resisto”.
Lo definirei un disco tormentone, capace cioè di divertirti in compagnia, ma l’entusiamo si smorza con la stessa velocità con cui ti avvolge quando lo riascolti più e più volte. La prima traccia è “Chitarra di fuoco” che ritroveremo in versione karaoke a chiusura del disco. Ci si può divertire a cantarla, il testo è puramente decorativo. Il plus del brano sono gli strumenti, quel ritmo a tratti gipsy. Ammetto di aver appprezzato di più la versione strumentale. “Io resisto” è la seconda traccia del disco ed anche questo brano con il suo testo dal ritmo cadenzato è un ascolto piacevole come la successiva “La sera”. Scorre velocemente il disco e ci invita a guardare oltre l’apparenza in “Notte nera”. Questo di Macola & Vibronda è un album realizzato da musicisti e lo si percepisce in ogni singola nota, perfetti nell’esecuzione senza nessuna sbavatura, nemmeno quando alcuni brani risultano meno convincenti di altri. Non è un caso che la marcia in più sia proprio la strumentale “Tracapaton”. Un altro brano strumentale lo ritroveremo più avanti con “In tal novli”, piacevole ma meno coinvolgente. “Questo amore no” ed il suo amore non convenzionale ci traghettano ad “Awake” e “En la luz” la prima in inglese la seconda in spagnolo. “Particelle” è il brano che pur mantenendo lo stesse sonorità è l’unico che se ne distacca un po’, ha un sapore diverso rispetto gli altri brani. L’amore effimero cantato in “L’amore di due ore” è qualcosa di veramente bello! Delicato e sincero il testo. La stessa delicatezza la ritroviamo nel testo di “Nessuna musica”. “Il mio locale preferito” è tra le tracce meno convincenti. Da ascoltare nelle sere d’estate.
