CARLOT-TA, LA VOCE DEL SUONO

Cerca il miraggio interno delle parole, come scrisse Mallarmè, e vuole che il suo pubblico si concentri sul suono, non sul significato del testo. Per questo Carlot-ta (Carlotta Sillano, vent’anni, vercellese) sonorizza poesie di autori noti, soprattutto francesi, ma anche inglesi e si preoccupa poco di scrivere testi suoi. L’unico pezzo  di cui è anche autrice è invece in italiano – benché si intitoli Pamphlet – ed è un susseguirsi di giochi di parole dove le sillabe sono un pretesto per armonizzare suoni e solo ad un certo punto lascia intuire un senso, che è quello di non voler dare comunque spiegazioni. Carlot-ta nizia a suonare il pianoforte a 5 anni e crede che non smetterà mai, ma è una ragazza intelligente e concreta che mentre coltiva un sogno frequenta anche l’università. Si esibisce da sola e si accompagna con tastiere o chitarra. Suona forte. La sua voce è incisiva e riempie melodiosamente l’aria, incanta i presenti. «La voce è uno strumento tra gli altri» ci spiega appena dopo un’applauditissima esibizione al Caffè del Progresso di Torino «a me interessa il significante (ovvero la forma della parola in sé ndr) più del significato, il suono della parola,  infatti sonorizzo testi esistenti, di autori noti, proprio perché comunico con voce e melodia, non con le parole che pronuncio» «Dovrei migliorare nella gestione del live» ci dice quando le chiediamo in cosa si sente carente «perché l’interazione con il pubblico sia sempre più efficace. Io ho scelto di esibirmi da sola, anche se spesso collaboro con altri musicisti, proprio perché amo assumermi la responsabilità completa della serata. E’ stressante, ma se mi sento addosso completamente il rischio di un insuccesso, così assaporo totalmente la soddisfazione di un pubblico che applaude convinto e apprezza quello che propongo». Ed in un mondo povero come quello dei circuiti live è anche una scelta intelligente da un punto di vista economico… «Non è stato il primo motivo della mia decisione» prosegue Carlot-ta «ma il fatto di non dover dividere il guadagno di una serata con altri è un bel vantaggio: mi permette di accettare anche date a cachet molto ridotti e quindi di suonare molto spesso, cosa molto più difficile per band di quattro o cinque elementi».

Uscirà a gennaio il suo primo cd, per “Anna the granny”, neonata etichetta indipendente fiorentina e con la promozione di “A buzz supreme”. Il titolo sarà: “Make me a picture of the sun“. Conterrà otto tracce cantate in inglese, francese e italiano e oltre a Carlot-ta nel disco suona un’orchestra d’archi, un quartetto di percussionisti (Tetraktis Percussion) fisarmoniche e flauti dolci. E’ prodotto da Gianmaria Ciabattari, gli arrangiamenti orchestrali sono di Gianluca Cangemi ed è mixato da Tommy Bianchi.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su pinterest
Pinterest
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su telegram
Telegram

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *