“AMANTI, SANTI E NAVIGANTI”, LA VOCE DI UNA TERRA ANTICA

E’ un album che sa di mare e di Sicilia, di antiche leggende e di inespresse attese, di rabbia e di malinconia questo “Amanti, santi e naviganti” di Antonio Smirigli, una delle figure più autorevoli della canzone popolare siciliana che con queste dieci tracce cantate in siciliano, riesce a farci entrare in un mondo che sa di storia antica ma che, non di meno, vive e permane con sentori di forte attualità.

La sua voce sembra portata dal vento, a tratti pare un richiamo, talvolta un monito. Musicalmente in questo album si incontrano e si intersecano più pianeti musicali, tutti principalmente al servizio di una dimensione folk ricca ed intensa. Una dimensione che si fa cantautorale ed internazionale pur se dal punto di vista lessicale parte da un dialetto. Ma la carica di emotivià percettibile sin dal primo brano, trasmette attraverso la voce di Smirigli parole che si trasformano in immagini e la struttura musicale di ogni esecuzione vede il coinvolgimento di tanti musicisti che intrecciano le loro note non solo con la vocalità, ma anche e fose soprattutto con il pathos che si sprigiona da ogni singola esecuzione. E’ un disco da ascoltare e riascoltare perchè va al di là della musica ed entra nelle atmosfere e nella storia di una terra antica, recando quindi una testimonianza che va oltre il contenuto di un abum di canzoni.

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