“SAI DIRMI PERCHE” LASCIA IRRISOLTI I PROBLEMI DI GIBBO

Il 2020 sancisce l’esordio discografico del duo I problemi di Gibbo. Gli emiliani Stefano e Daniele si sono dedicati alla stesura di sette brani dal sapore tipicamente pop per dar vita, qualche settimana fa, al disco “Sai dirmi perché”. Curioso il nome che hanno adottato ma che li rende facilmente riconoscibili, un tratto distintivo manca invece in questo debutto.

Il disco è piacevole all’ascolto, i testi prendono spunto dal nostro quotidiano, le chitarre ed i synth lo rendono attuale ed è questo il neo in realtà: perfettamente omologato alla musica pop che siamo soliti ascoltare. Nessun graffio che lo renda particolare, nessuna sorpresa. I brani scorrono per quasi trenta minuti esattamente come te li aspetti. Sarebbe legittimo chiederci: se ne hai apprezzato il sound, se i testi sono assolutamente accettabili, qual è il problema? Il problema – se tale vogliamo definirlo – è proprio questo. Ascoltando tanti emergenti, speri sempre in un guizzo soprattutto se l’ascolto della prima traccia promette bene. Molto alla Daniele Groff l’impatto della prima traccia “Tutto il mondo”, acustica, delicata, intima. Un invito a non accontentarsi perché “tutto il mondo può cambiare”. Si prosegue con “#Buonumore”, secondo singolo che ha anticipato l’uscita dell’album: orecchiabile. Di livello superiore “Come tu mi vuoi”, il primo singolo estratto da “Sai dirmi perché”: intensa e malinconica con un testo che pone se stessi come priorità e non l’adeguarsi agli altri. Interessante come la successiva “Lei ballava”, apprezzata particolarmente per le atmosfere soft. C’è energia nella successiva “Superman”, supereroe dal quale si prende quasi le distanze in favore dell’uomo nero. Con “Smettere di fare” il sound rallenta nuovamente, un tocco in più è dato dalla presenza ai cori di Carlotta Gibertoni. Il disco si chiude con “Solo rosso”, omaggio alla band americana Calexico attraverso l’adattamento del loro brano “All System Red”. Arrangiamento delicato, omaggio riuscito. Come detto, è un disco di facile assorbimento, ma l’augurio è che I Problemi di Gibbo ci regalino un secondo album con un margine di rischio maggiore avendo tutte le capacità per crearsi una propria identità.

                                                                                                                                                                                                Sara Grillo

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