“REALISMO MAGICO IN ADRIATICO”, L’ALBUM DI COLOMBRE

E’ da pochi giorni in circuitazione “Realismo magico in Adriatico”, il nuovo album di Colombre (al secolo Giovanni Imparato, originario di Semigallia, un cantautore con un solido percorso artistico alle spalle; il suo primo album è del 2017 e il felice impatto di questa opera prima gli consente un lungo tour; il secondo disco è del 2020 e tre brani diventano colonne sonore della serie Netflix “Summertime”; un altro suo brano, “Pulviscolo” diventa colonna sonora del contometraggio “Si sospetta il movente passionale conl’aggravante dei futili motivi” di Cosimo Alemà, presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia; collabora con Alan Sorrenti).

Questo album contiene nove tracce e si apre con “Midollo”, canzoncina ben strutturata sullo stile di Colapesce e Di Martino, testualmente banaluccia, ma non sgradevole all’ascolto. Potrei dire le stesse cose per “Più di prima”, forse soltanto un po’ più immediata con una sbirciatina al rap. La prima bella canzone è “Qualche specie di amore”, buono il testo, buono l’arrangiamento, eseguita con giusta delicatezza sia vocalmente sia musicalmente. In “Io e te certamente” gradevole è l’intreccio di voci con Maria Antonietta, cantante con la quale Colombre collabora da tempo, il brano scorre piacevolmente e risulta gradevole all’ascolto. “Maledizione” fa un passo indietro, banaluccio anche musicalmente come del resto ” Durerebbe un’ora”, pur se questa seconda canzone qulche buona intuizione, soprattutto musicalmente, la rivela. Si torna a volare più in alto con “Allucinazioni ( It’s wonderful keyboards endless)”, non male soprattutto nella fase iniziale, con una linea melodica che poi si perde un poco, ma rivela un paio di buone soluzioni nel testo. Altra bella canzone è “Naturale”, picevole nel testo come negli arrangiamenti prima di chiudere con “Niente è come sembra” che è un brano discreto che forse pecca un po’ di monotonia, ma è ben orchestrato e quindi chiude dignitosamente l’album. “Realismo magico in Adriatico” non è un capolavoro, ma nella maggior parte dei brani si presenta come un cd di piacevole ascolto, spesso un ottimo sfondo musicale che non deve calamitare necessariamente l’attenzione, ma che può creare gradevoli atmosfere. Indiscutibile il mestiere di Colombre anche nei passaggu più fragili di questo lavoro.

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