PSIKER, TRA ELETTRONICA E BUONI TESTI

Non è un capolavoro e non ha la pretesa di esserlo questo “Maximo”, album che contiene dieci tracce di Psiker, coadiuvato da alcune voci che talvolta sanno conferire ai brani un che di remoto e misterioso. Ma si tratta quasi sempre di brani piacevoli, che scivolano via sorretti anche da testi adeguati e talvolta divertenti (“Un pence e mezzo” è a suo modo un piccolo gioiello di giochi di parole).

Psiker opera nel mondo della musica elettronica e questo cd lo rivela ripetutamente regalandoci anche qualche ventata del Battiato delle origini, senza però scivolare mai nella ricerca di un’improbabile emulazione. Il primo brano dell’album, “Metropolitana”, è in tal senso un ottimo biglietto da visita e risulta convincente e simpatica anche “Love is un fiore” laddove l’artista autocita il proprio lavoro. Interessante appare la struttura di “Contento” e molto coinvolgente è “Nebbia” soprattutto negli arrangiamenti (ma assai gradevole risulta anche il testo); con toni elettronici più tenui appare “Ironia”, anche questa una bella canzone, per arrivare al finale con “Attento”, brano rinforzato dal contributo vocale particolarmente evidente di Odette Di Maio (Soon). Nell’insieme un cd gradevolmente ascoltabile, con qualche cedimento nella fascia centrale (“L’altro ieri”, “Double face”, “Parla parla parla” non sono orribili ma sicuramente rinunciabili) ma con taluni spunti che lo mantengo decisamente al di sopra della sufficienza. Testi e musica sono dello stesso Psiker al quale, nel brano “Un pence e mezzo” si affianca Alia.

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