E’ quello dei Cruentus, “Fake”, un album a dir poco inquietante, come del resto lo sono quasi tutte le produzioni di metal vero, quello aggressivo, quello un po’ delirante, quello che vomita fiumi di parole al microfono con toni pressochè disumani e poi può sorprendere con un giro di note, quattro accordi di chitarra elettrica ben studiati, una ritmica che nello sbarellamento generale riesce a mantenere una progressione logica.
Il lavoro dei Cruentus è caratterizzato da una dozzina di tracce, invero piuttosto simili tra loro. Ovviametne la fruibilità del prodotto è circoscritta a quello che potrei definire un “pubblico specializzato”. Per gli amanti del genere la sensazione è che ci si trovi al cospetto di un buon metal. Le coronarie del cantante hanno retto sino all’ultima traccia e non abbiamo notizie di malori successivi. Anzi, la band annuncia un minitour che prenderà il via il prossimo 15 novembre dalla provincia di Bari.
