Molla prende fiato…ma non basta

E’ di recente pubblicazione l’album d’esordio di Luca Giura, in arte Molla, intitolato “Prendi fiato”. A voler esprimere un giudizio immediato si dovrebbe dire che questo lavoro non pare essere particolarmente riuscito poiché, dall’ascolto dei dieci brani, scaturisce una sensazione di ripetitività dietro alla quale ci potrebbe stare una carenza di idee che non favorisce certo il decollo del progetto.

 

Per questo è opportuno un ascolto più meditato e più attento ai particolari, dal quale si evincono alcune considerazioni sostanziali: in buona parte dei brani gli arrangiamenti sono di buon livello, talvolta anche eccelsi, ma troppo spesso si ha la sensazione che siano avulsi dal contesto del brano. Come se il contenuto emotivo della musica prendesse una direzione diversa rispetto a quella del testo che Molla va ad interpretare. Inutile in questo contesto procedere alla disamina di ogni brano, anche considerando che, almeno dal punto di vista vocale, queste canzoni si somigliano. E non tanto per la loro costruzione musicale, quanto per l’esecuzione spesso monocorde che non trova né slanci né aperture, inciampando invece talvolta in brandelli di testo un po’ stucchevoli, come nel caso di “In riva al mare” ove il nostro asserisce “…non è necessario che io stia qui a mangiare sushi…”. In altre circostanze rimane il dubbio di come potrebbero essere alcune delle canzoni contenute nel cd se affidate all’interpretazione di altri. Insomma, Molla non ci ha convinti, pur se non è tutto negativo ciò che si ascolta. Il brano “Prendi fiato”, che dà il titolo all’intero progetto, è un buon pezzo, sempre con i limiti vocali del cantautore e altri spunti ancora emergono qua e là. Ma, per usare un termine da vecchia caserma dovremmo dire che il soggetto non è da riformare, ma è certamente “rivedibile” o, datosi il caso, riascoltabile, con un prodotto diverso e più convincente. E, nel frattempo, non sarebbe male qualche piccolo “ritocco” anche alla dizione, che per chi canta come per chi recita, rimane un dettaglio non trascurabile.

 

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