Mimmo Parisi, nè Totti nè Ligabue

La musica di Mimmo Parisi si muove sul doppio binario dell’hard rock e della melodia. Il cantautore pugliese – ma bolognese d’adozione – , dopo aver militato in alcune band pop-rock e gipsy, debutta con un album da solista che non ha paura di misurarsi con le convenzioni musicali e nemmeno di svelare l’aspetto biografico più personale attraverso le parole. «Quando Non 6 Totti O Ligabue» contiene 8 brani che esprimono il desiderio di restare saldamente ancorati alla poesia, nei versi, e al potere della chitarra, nei suoni. (All’interno il video con il brano che dà il titolo all’album)

 

Le canzoni, a cominciare da quella che dà il titolo all’album, sono metafore di una vita che vuole fuggire dalle apparenze  ma anche di racconti e visioni molto personali. Dominate da un’impronta pop molto forte, le tracce di quest’album sono quasi tutte costruite ad incastro: tra i riff di chitarra elettrica e tastiere che inseguono suoni tipici degli anni ’90, e progressioni armoniche molto semplici, ripercorse anche dagli arpeggi di chitarra acustica. Mimmo Parisi, oltre che musicista, è anche un pittore e uno scrittore. Ama autodefinirsi “cantautore-rock” perché le parole sono le protagoniste delle sue canzoni, almeno quanto lo è quella chitarra elettrica che vibra e che Parisi sente cucita addosso come se fosse la sua seconda pelle. Peccato soltanto che questi brani – così legati alle consuetudini musicali pop-rock di un ventennio fa – in parte impediscano a Parisi di esprimere al massimo il suo potenziale creativo nonché le sue bellissime doti di chitarrista.

 

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