Marnit, la dolcezza viene da Trieste

Marrnit Calvi, cantautrice emergente triestina, nel CD  che porta il suo nome, “Marnit”, ha dipinto un piccolo acquarello musicale. Un disco che evoca la sensazione di colori chiari, di un respiro profondo, di una festa dei sensi, tutti i sensi: vista, udito, tatto, gusto, e odorato.

 

Pervaso da un movimento di danza dolce e continuo, giocato su testi poetici che danno l’idea di contenere piccoli messaggi non del tutto espliciti, alla portata solo di chi sa cercare un po’ più in profondità nelle sensazioni. Un’osservazione attenta ma sempre lieve e sorridente delle minuzie del vivere quotidiano, dei profumi che il tempo trascorso dà ai ricordi, e del passare delle stagioni con tutte le mille suggestioni della natura. “Amaranto” parte con un ritmo sudamericano, sensazioni a ritmo di danza, inno fluido e arioso che coinvolge tutti i sensi. Segue “La casa gialla” che richiama la dolce nostalgia di un tempo trascorso.“Ossigeno e marea” è un canto di libertà che sa di salmastro e di mattine limpide di fronte al mare. “Quello che imparo da te” è una canzone d’amore che lascia parlare più i sensi e le senzazioni che non i grandi voli pindarici. Una poesia minuta. Anche “Non mi pento” è una poesia d’amore, un amore che diventa abbandono struggente ad un sentimento ineluttabile. Il sentimento assume poi il sapore dell’attesa in “Occhi verdi”, pezzo cullato da un ritmo vagamente reggae. “Per le mie ali” racconta il viaggio non sempre facile verso la libertà di essere sè stessi e di raggiungere i propri autentici desideri. “Movimento” è forse il pezzo meno riuscito musicalmente, pur se controbilanciato da un testo gradevole che evoca la leggerezza liberatoria della danza. “Favole” chiude il CD, nell’auspicio di un sentimento completo e  totalmente appagante. Nel complesso un lavoro accurato, dagli arrangiamenti indovinati, espressivi e ben equilibrati, che danno il giusto risalto alla voce molto delicata, ma non fredda, di Marnit. Consigliato a chi vuole fermarsi a pensare, e a chi ama assaporare le sensazioni, anche le più minute, come piccoli bocconi prelibati. Il lavoro esce sotto l’egida della “Numar Un”, associazione culturale che si pone come finalità la valorizzazione delle iniziative della regione Friuli Venezia Giulia. La produzione e gli arrangiamenti sono a cura dei fratelli Marco e Remo Anzovino.

 

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