MARIO ACQUAVIVA, UN RITORNO COI FIOCCHI

Ha mantenuto inalterata la cifra artistica del cantautore di razza Mario Acquaviva, personaggio che negli anni Settanta ed Ottanta pareva destinato ad un rilevante successo dopo la partecipazione al Festivalbar ed all’uscita delle sue prime incisioni che suscitarono commenti entusiasti da più parti tra cui quelli di Rnzo Arbore. Poi, per una serie di circostanze avverse, i riflettori si spensero e per parcchi anni il cantautore si ritirò dalle scene. Finchè, nel 2019 una piccola etichetta stampò un Ep con i suoi brani e scoprì con sorpresa che Acquaviva aveva conservato una nicchia di estimatori. Da qui la dexisione di riprendere il cammino lasciato tanti anni prima, sino alla realizzazione di questo nuovo Ep che contiene quattro tracce, due delle quali rimaste per anni nel cassetto.

Iniziando l’ascolto di questo disco con il brano “Quando saremo ricchi” si apprezza sin da subito la dimensione strumentale eccelsa affidata a professionisti che hanno alle spalle lunghi percorsi artistici accanto a personaggi di primissima fascia nel panorama della canzone italiana. La struttura di questa prima canzone rispetta i canoni abituali, buona l’interpretazione come la linea melodica. Ma la vena del cantautore puro emerge nel secondo brano, “Mariateresa”, dedicato alla memoria della scrittrice Mariateresa Di Lascia, rapita a soli 40 anni da un male incurabile; il testo è intenso e vissuto, l’interpretazione piana e sofferta, gli arrangiamenti impeccabili.  E si continua su questo percorso anche con il brano successivo, “Attention please”, quello che dà il titolo all’intero progetto, una canzone caratterizzata dall’originalità di un testo narrante che mi riporta agli anni più belli della scuola cantautorale italiana; nessuna nostalgià piagnucolosa per ciò che fu, ma l’implacabile raffronto tra il saper scrivere canzoni ed il non saperlo più fae. E si chiude con un pezzo un po’ meno convincente, “Riposati fratello” di cui piace meno la linea melodica al di là del buon testo. E’ quello di Mario Axquaviva un Ep che consiglio di ascoltare; lo consiglio a chi ha qualche capello bianco per rispolverare atmosfere passate, ma lo consiglio anche ai giovani più attenti augurandomi che ciascuno, in cuor suo, sappia trarne qualche riflessione.

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