LINDA COLLINS: DIECI TRACCE DI RAFFINATEZZA E PARTECIPAZIONE

Parto dalla fine per dire che “Tied”, il nuovo album dei Linda Collins, è davvero un disco che merita du essere ascoltato. Dieci tracce da bere tutte d’un fiato perchè… una tira l’altra e, alla fine, tutte risultano musicalmente rilevanti, in alcuni casi eccellenti. I Linda Collins sono una formazione che raccoglie intorno a questo progetto un bel numero di musicisti e li immerge in atmosfere a tratti eteree, che non concedono distrazioni.

S’inizia con “Sometime”, brano che vede la partecipazione di Jackeyes, un ambient quasi onirico, recitato più che cantato, ma  con la fermezza di una voce remota ed un arrangiamento che l’avvolge creando una situazione dalla quale è difficile staccarsi. In “First #1”, oltre a quella dei Jackeyes si aggiunge la partecipazione di Karyin Nygren, che ritroveremo in altri brani ma che sin dal primo intervento non manca di far sentire il propruo benefico effetto in un brano dall’andamento più dinamico rispetto alla prima canzone. “Kids #1” mi conferma quel senso di raffinatezza che va facendosi largo, canzone dopo canzone e “Binfoldes” mette in luce, più che altrove, la bellissima voce di Karyin Nygren, adagiata su di un segnale telefonico simulato che fa da sfondo prima che altre sonorità incornicino uno dei pezzi più belli del cd. Piacevole anche “Kids #2”, anche questo con la partecipazione di Jackeyes e Karyin Nygren, l’inserimento progressivo di una chitarra crescente in un contesto di suoni puliti. In “Overrated #1”, con la partecipazione di Neverwhere, ascolto sonorità quasi rarefatte esplorate da una rassicurante voce che emana pacatezza, valorizzata da arrangiamenti raffinati. Anche in “External”, sempre con la partecipazione di Neverwhere, colgo atmosfere ancor più accentuate, un bel giro di accordi molto soft, ma emotivamente presenti. “For Linda” è un bel brano strumentale caratterizzato da una tromba sontuosa che lo attraversa e lo fa vivere in modo coinvolgente. Ed eccoci quasi in chiusura con “Overrated #2” con la partecipazione di Arnoux, andamento più movimentato anche negli arangiamenti, ma forse è il brano meno convincente dell’album e precede il momento di chiusura con una bella ballata intitolata “First step #2” con la partecipazione di Savantpunk; brano piuttosto intenso, forse con qualche effetto un po’ troppo tagliente, ma alla fine piacevole. Insomma, questo “Tied” merita un ascolto ed alcuni dei brani che racchiude, anche più di uno, per coglierne l’essenza e gli effetti meno palesati. Un buonissimo lavoro.

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