Immaginatevi che, in un mondo parallelo, Vasco Rossi perdesse un po’ di intonazione, di senso del ritmo e della sua abilità di paroliere (solo un poco, mica tutto), però in compenso si prendesse una tremenda infatuazione per “l’America”, le sue atmosfere ed i suoi miti, e per finire, “rubasse” qualche intonazione al Liga. Ecco: otterreste qualcosa di molto simile a ciò che è il cd di Giuseppe Calini “Verso l’Alabama”. Un lavoro lungo e fitto (ben 16 tracce), tutto in lingua italiana, tra rock, ballads, country, un pizzico di blues, evocando tutte le tematiche classiche del genere. Il viaggio, la fuga, la nostalgia, l’amore. In un profluvio di chitarre slaiderate, voce rude, e un po’ di accavallamento di testi (il solito vecchio vizio, comune a molti autori, di usare troppe parole, finendo per dover “correre dietro” alla linea melodica della musica) il cd procede con alterne fortune per un’oretta abbondante di ascolto. Musica da viaggio. Ma solo per rigorosi appassionati del genere.