“LA GUERRA DEI PENSIERI” DI ALFIERO NEL SUO NUOVO ALBUM

Da qualche giorno è stato pubblicato “La guerra dei pensieri”, il nuovo album di Alfiero, cantautore che pubblica il suo primo singolo, “Una domenica all’Ikea”, nel 2017 ed il primo album, “Arancione”, nel 2018; esce dal difficile momento della pandemia pubblicando un nuovo album comprendente dodici tracce. Nel suo cammino artistico ha anche condiviso il palco con diversi artisti nel contesto di esibizioni live che hanno messo in luce le sue doti di cantante ed autore sino ad approdare a quest’ultimo album.

Un lavoro caratterizzato da dieci tracce, due delle quali superlative, quattro un po’ sottotono e le restanti di piacevole ascolto. La prima considerazione sulle caratteristiche di questo lavoro riguarda la voce di Alfiero che quando viene ben spesa è assolutamente interessante; qualche riserva invece l’avrei sulla cornice musicale nella quale si inserisce questa voce; non sempre gli arrangiamenti sono convincenti (penso per esempio alle sonorità un po’ arruffate di “La paura”), oppure alle circostanze in cui la voce rischia di essere annegata dai suoni un po’ sopra le righe (accade in più di un’occasione).  Le canzoni sono quasi sempre ben strutturate, a prescindere da quella che può essere considerata la loro fruibilità, più o meno fluida a seconda dei brani. Personalmente il brano che preferisco è quello che apre l’album, “Opera prima” che ha una bellissima linea melodica ed un testo cantautorale (non di quelli che in questi ultimissimi anni si definiscono cantautori, ma di quelli di vecchia scuola). Altro brano che mi ha molto colpito è “Il momento giusto” che pone nel giusto risalto il talento vocale di Alfiero ed è forse, dal punto di vista testuale, il miglior brano dell’album. Aggiungerei “Ai tuoi occhi”, brano dall’andaento soft molto piacevole.  Complessivamente in questo lavoro ho trovato alcuni spunti interessanti, qualche piccolo cedimento, entro certi limiti fisiologico nell’ascolto di un album e delle potenzialità decisamente buone, soprattutto dal punto di vita vocale, che dovrebbero poter essere valorizzate da canzoni più coinvolgenti.

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