Iotatola, sorpresa tutta al femminile

 



Arrivano al The Place, nella tappa romana di presentazione del loro progetto Iotatola: Serena Ganci al timpano, rullante, piatto e “rumori vari” e Simona Norato alla chitarra, in una performance curiosa, mai noiosa, che attraversa una multidimensione di atmosfere che va dal puro cantautoriale ludico ed essenziale ad una rivisitazione di brani in dialetto siciliano e racconti e visioni in italiano, francese, inglese. Con indosso un tubino nero, “un vestito parigino da trenta euro”, forse scomodo come il panorama musicale italiano nel quale le due artiste palermitane si affacciano e delle agili converse nere per muoversi con disinvoltura tra i vari strumenti presenti sul palco. Originali e affascinanti, con una femminilità a volte aggressiva a volte vellutata come la voce della Ganci, coinvolgente nella sua ironia. La vittoria all’ultima edizione di Musicultura esterna lo charme e l’intenso valore artistico ormai riconosciuto.  Durante il concerto suonano “Addio”, “Salvatore” e molti altri brani che spaziano tra l’ironico e il sentimentale, con frasi che potrebbero diventare facili preda del linguaggio contemporaneo. Interessanti anche le rivisitazioni di Rettore e Tenco, cui dedicano una canzone che fa il verso a “Mi sono innamorato di te perché non avevo nulla da fare…” cui rispondono con un più pratico “Ho smesso di amarti perché mi fa male la testa… e perché devo aggiustare l’aspirapolvere, erano mesi che avevo giurato di farlo, ma non potevo, ero troppo impegnata a ridere delle tue battute comiche…”. Una nota di merito in particolare alla cover di “Vip in Trip” di Fabri Fibra, eseguita come bis, è stata la degna conclusione di un evento originale. Tra il pubblico molti addetti ai lavori, incuriositi e coinvolti da un finale a sorpresa in cui le due artiste hanno letteralmente stampato un bacio rosso sui volti di molti presenti fortunati, con sottofondo del Can-Can, a ricordare che la Francia è ancora fortemente presente e in qualche modo ha segnato la svolta artistica di queste artiste siciliane nell’animo, ma internazionali nello spirito.

 

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