E’ USCITO IL PRIMO ALBUM DI ROBERTO QUASSOLO

E’ da pochi giorni in circuitazione “Il Fabbricanuvole”, il nuovo album di Roberto Quassolo, cantautore originario di Pavia, appassionato di musica sin dalla più tenera età, ha studiato chitarra, pianoforte, canto e flauto al CPM di Milano entrando poi a far parte di diversi gruppi ed alimentando un’attività live molto intensa, partecipando nel contempo, con buon successo, a svariati contest. Quello da poco uscito è il suo primo album che segue la pubblicazione di alcuni singoli. Le tracce di questo progetto sono nove ed in tutte Roberto mette a frutto i suoi studi, rivelando ottima dimestichezza vocale anche laddove i brani non sono sempre convincenti.

Strizza l’occhio al pop, non disdegna un certo rock senza eccessi e si concede anche qualche passaggio apertamente cantautorale. Il risultato finale è un album discreto in cui forse a fare difetto è una personalità non troppo spiccata, manca insomma quel guizzo di originalità che può rendere anche un solo brano in grado di sorprendere. S’inizia con “Invisibile”, che mette subito un luce le ottime doti vocali di Quassolo, ma credo di poter dire, visto che questa canzone è accompagnata da un video, che sono soprattutto le immagini a salvare un brano che diversamente sarebbe una di quelle canzoni, come tante, destinate a non lasciare traccia.  “Sole triste” è un brano pop di non troppe pretese, pur se di buona fruibilità. Altra cosa è invece “Controcorrente”, caratterizzato da una linea melodica più immediata, un andamento piuttosto vivace con molta chitarra elettrica e batteria. “Il Fabbricanuvole” è il brano che dà il titolo a tutto il progetto, ha un taglio più cantautorale ed una linea melodica un po’ scontata; nulla, se non  il titolo, che lo faccia diventare un brano di punta tra quelli del cd.  Molto meglio “Eppure sei qui”, una delle canzoni più belle dell’album, con un avvio affidato a voce e chitarra acustica, un testo convincente ed un andamento che risulta sin da subito piacevole. Tutt’altra cosa è “Anime alla deriva” , un brano rinunciabile al di là di quelli che possono essere gli intenti dell’autore, soprattutto perchè non decolla pur se la voce di Roberto è sempre convincente. “La quinta stagione” è il secondo pezzo più bello del cd, di ottimo impatto, con un buon testo e ben eseguito. E ci si avvia verso la fine con “Verso Oriente”, brano nell’insieme piuttosto dinamico, roccheggiante senza nulla di eccezionale, neppure musicalmente. E si chiude con “Come mi vedi”, caratterizzato da qualche bel momento di voce e pianoforte, connubio che tiene a galla una canzone nell’insieme un po’ fragile. La sensazione è che a Roberto Quassolo non serva “una canzone”, ma “la canzone”,cioè un brano che ne definisca con forza la cifra artistica e sprigioni quell’originalità che potrebbe consentire un notevole salto di qualità, considerando anche che qualche manciata di talento la si individua già in questo lavoro.

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