IL CATAUTORFOLK DE LE MONDANE

Le mondane sono un duo novarese composto da Luca Borin e Daniele Radaelli che ha recentemente pubblicato il suo primo album intitolato “I giorni della marmotta” per l’etichetta Alka Label Record. Nove tracce a cavallo tra folk, pop e jazz, con la partecipazione di alcuni ospiti (in particolare Luigi Grechi, fratello di Francesco De Gregori, anche lui cantautore) e la rivisitazione di un brano di Alberto Fortis.

 

 

“Perdermi”, brano introduttivo del progetto, rivela subito il marchio folk/cantautorale di questo lavoro che procede poi con “Stella e croce”, una ballata di respiro piacevole dalla quale emergono subito ottimi arrangiamenti a corroborare un ritornello assolutamente fruibile. “I giorni della marmotta” che dà il titolo al cd ha un testo divertente ed è un brano piacevole pur senza mai raggiugere particolari vette di gradimento mentre “La grolla del Paul” entra ancor di più in una dimensione folkloristica rifacendosi alla tradizione antica delle bevute di gruppo nella lignea grolla, ancora oggi tra i simboli della Valle. “Settembre”, cover del brano di Alberto Fortis,  si presenta con una reinterpretazione di ottima pienezza vocale e musicale e, proprio perché è una cover, ancor più si apprezza la sua riuscita rivisitazione. Curiosa canzone è “Il boia di Torino”, brano dinamico con qualche riminescenza vagamente medievale che si rifà alla tematica trattata. “Strumento” è invece una canzone che a tratti pare volutamente andare in conflitto con la linea melodica che ne “restringe” la metrica, tanto da non rendere particolarmente gradevole l’ascolto; forse è il brano meno riuscito dell’album e neppure un arrangiamento tutto sommato buono ne salva l’insieme. E’ invece il pezzo migliore quella “Dublino” che vede anche la partecipazione di  Luigi Grechi, un arrangiamento caratterizzato questa volta dalla presenza intrigante di un ukulele e dal breve fraseggio di una cornamusa. E si chiue con “Sabba”, un pezzo curioso, cantanto in napoletano e piemontese con la partecipazione del gruppo corale Le Riciclette he contribuisce a conferire alla canzone una connotazione più marcatamente popolare. E’ questo “I giorni della marnotta” un bel lavoro, non straordinario, ma piacevole, con tanti spunti che suscitano curiosità, sorpresa, stupore e che insieme riescono a dare un tratto personale al progetto rendendolo fruibile e riascoltabile con piacere. Accurati gli arrangiamenti ed anche la scelta delle collaborazioni che arricchiscono l’incisione.

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