I “FRAMMENTI” DI JAMILA, UNA BELLISSIMA SCOPERTA

E’ con interesse e crescente attenzione che mi ritrovo ad ascoltare il nuovo album della giovanissima Jamila (al secolo Jamila Kasraoui, padre algerino, mamma italiana,  musicista, scrittrice e cantautrice, vent’anni appena, ma una personalità intensa). S’intitola “Frammenti” ed è una raccolta di nove tracce che con la produzione di Zibba segnano un percorso artistico giò ben tratteggiato ed originale.

Il disco si apre con “Gesù”, la voce appare subito nitida, un po’ adolescenziale ma sicura, la linea melodica del brano non è facilmente decifrabile, musicalmente vive in un minimalismo che ritroveremo ancora. “Periferia” ha un andamento più dinamico, agile, snello e si comincia a percepire che questa ragazza ha qualcosa da dire e forse la sola espressione musicale le sta un po’ stretta. “Giovani che scalpitano a letto” è un brano che immagino più fruibile in dimensione live. “Storia” è una canzone cantata e narrata, niente a che vedere con il rap o mode dilaganti è, al contrario, un brano che assume a tratti quasi una dimensione teatrale. E’ una piacevole cantilena invece “Ragazza di mare”, brano narrante che scivola piacevolmente. “Circense” è un storia con una linea melodica un po’ incerta, ma anche in questo caso si ripropone una dimensione narrante che rende più profondo e attraente il lavoro di Jamila. Ma è in “Cronache autunnali” che la giovanissima artista esprime ancora meglio il suo talento interpretativo ed una personalità matura, nonostante l’età; è una canzone fruibile, ma non di semplice esecuzione. “La dottrina delle piccole cose” ha un arrangiamento delicato per un brano incalzante cantato in scioltezza. Con “Treno” si arriva al capolinea ed è forse il brano migliore, una ballata senza troppe pretese, con un buon testo e la voce limpida di Jamila che riempie di dolcezza la semplicità della canzone. Questa ragazza è una di quelle scopeerte che si vorrebbero poter fare ogni giorno e che, invece, sono sempre più rare per la personalità artistica, per l’originalità delle canzoni, per il talento interpretativo e per quella meravigliosa capacità di non voler mai andare oltre, con la consapevolezza di avere molto da dire rimanendo sè stessi.

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