FABRIZIO PIEPOLI, “MARESIA” E LA MUSICA SI FA STORIA

E’ un disco bello ed impegnativo questo “Maresia” di Fabrizio Piepoli, dieci tracce intrise di ricerca, di storia, di musica che viene da lontano, di passione e di poesia.  Dieci tracce caratterizzate da un’interpretazione intensa e da una sonorità piena, pulita, avvolgente, come lo è la voce di Fabrizio, che pare venire da luoghi e tempi remoti.

Il compositore pugliese con questo lavoro esplora la musica popolare della sua terra, ma anche, in termini più ampi, del Sud d’Italia con uno sguardo sul Mediterraneo e le sue tante appartenenze. Maresia è un termine portoghese ed indica la spuma di mare che si vaporizza nell’aria quando il vento sferza la cresta delle onde. In una parola è racchiusa una grnde suggestione, proprio come svviene con i dieci brani contenuti nell’album che raccontano di storie antiche, di preghiere, di festa e di dolore. Ed anche gli stumenti vanno a coniugarsi con il pathos di ogni brano rivelando uno studio attento e scrupoloso. Alla chitarra si affiancano l’oud arabo o il saz turco sapientemntr filtrati alla loop machine. Così come le lingue della tradizione o le arie che si rifanno al fado portoghese o ai canti arsbi. Dischi come questo hanno una valenza didattica che va oltre il semplice ascolto e se la storia della musica avesse accesso nella scuola italiana, simili supporti avrebbero molto da raccontare e da insegnare. “Maresia” va infatti oltre il concetto abituale dell’album, per questo all’inizio scrivevo di un lavoro impegnativo, ben diverso dal semplice folklore, ma anche dalla semplice dimensione musicale.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su pinterest
Pinterest
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su telegram
Telegram

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *