ECCO PERCHE’ MUSICAMAG DIVENTA PRIMO PARTNER DI BIELLA FESTIVAL

Giorgio ()

Quest’anno la rivista Musicamag-Un’altra Music@ entra con maggiore decisione nell’organizzazione della 22a edizione di Biella Festival Music Video. Negli anni passati questa presenza era già stata rilevata in virtù dell’assegnazione del Premio “Musicamag” conferito al miglior brano/video tra quelli annunciati e/o recensiti dalla rivista nel corso dei precedenti dodici mesi. Nella prossima edizione di Biella Festival invece, Musicamag indicherà cinque dei quindici finalisti della rassegna (il bando del concorso è visibile sul sito www.biellafestival.com oppure sul profilo Facebook di Biella Festival) e li sceglierà tra i brani/video che sono stati e saranno pubblicati nel periodo compreso tra il gennaio del 2020 ed il 31 maggio del 2021 (data di scadenza del bando di Biella Festival). Naturalmente i produttori e/o registi dei brani che selezionerà Musicamg, saranno preventivamente contattati per definire i termini della loro partecipazione. L’anno di pandemia, che per altro pare destinata a protrarsi ancora per diversi mesi, tanto da avere indotto l’Associazione Artistica AnniVerdi a pensare alla 22a edizione di Biella Festival completamente in streaming, ha però anche sollecitato diverse riflessioni, tra le quali appunto quella di assegnare alla rivista Musicamag un ruolo più significativo nell’ambito della rassegna. Perché? Per una serie di ragioni, a cominciare dalla constatazione di una crescita progressiva di Musicamag alla cui redazione, settimanalmente, pervengono decine di produzioni, tanto da avere dovuto abbandonare l’idea iniziale di dare spazio a tutti per ricorrere ad una necessaria selezione che consenta di soffermarsi solo su di una parte del materiale pervenuto, pur ascoltando tutti, ma proprio tutti coloro che, attraverso gli uffici stampa o anche direttamente, ci sottopongono il loro materiale. Poi, si è a discusso sull’opportunità di dare continuità a Biella Festival in forma più autonoma, cioè prendendo le distanza da svariati organi istituzionali resi dalla pandemia ancor più “distratti” o, forse, più opportunisti nel venir meno al loro ruolo nei confronti di quelle realtà associazionistiche che detengono le sorti di tanta parte delle iniziative culturali nel nostro Paese. Sposando in tal modo i fallimentari principi di quella “cultura produttiva” che può essere tale solo in alcune grandi città d’arte ove turismo e cultura si intersecano e si interscambiano. Ma questi sono percorsi politici che lascio ai cultori della politica. E concludo con l’auspicio che l’ingresso di Musicamag come primo partner di Biella Festival porti quel rinnovamento e quel rilancio che dopo un anno di assenza forzata faccia ritrovare intorno a Biella Festival quegli entusiasmi e quella passione che lo hanno accompagnato nei 21 anni precedenti.

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