ECCO I “GIORNI” DELLA BAND EMILIANA DEI TUGO

“Giorni” è il nuovo Ep di Tugo, band emiliana completamente autoprodotta che si cimenta con queste quattro tracce e con un percettibile entusiasmo, alle prese con un rock-pop vivace, fresco, immediato e proprio per questo non cervellotico ed anzi, segnato da una semplicità che a più riprese sfiora il minimalismo.

Il primo brano si intitola “Giorni” ed è quello che dà il titolo all’intero progetto; sorprende per lo sbalzo un po’ eccessivo tra le sonorità introduttive e l’entrata in scena della voce, che pare giungere da lontano. Scopriremo più avanti che per questa band la voce rappresenta un elemento secondario; qui un paio di giri di chitarra che “arrivano” con facilità è l’ingrediente principale di un pezzo comunque piacevole e decisamente dinamico. “Mani” appare assai meno fruibile del brano precedente; ancora molta chitarra ed ancora la voce un po’ appannata, anche se non arriviamo mai all’eccesso di quelle sonorità che la voce la prevaricano, annegandola. “Nessuno vuole bene al bassista” (viene spontanea la battuta…forse perchè il chitarrista si allarga un po’ troppo?) è una canzoncina rapida e leggera non destinata a lasciare traccia, anche perchè, in questo caso, qualche perplessità la desta proprio la voce, forse ingannata da una linea melodica un po’ incerta. E si arriva al capolinea con “Dottore”, un brano di oltre sei minuti, musicalmente discreto, senza però particolari note di originalità; ancora molta chitarra che pervade la seconda parte del brano con una ripetitività marcata, anche se il “giro” è buono e quindi scivola gradevolmente sino all’ultima nota. Ci sta una sufficienza un po’ risicata per questi Tugo che piaciucchiano, ma non convincono del tutto, si fanno portatori di una musica disinvolta e facile all’ascolto, ma non incidono come dovrebbe saper fare una band che ha bisogno di un segno distintivo per farsi largo nella jungla della musica di questi tempi.

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