“Oltre il muro”, di Gabriele Deriu, è un Ep non facilmente definibile. Lo si direbbe un lavoro alla ricerca di un suo stile definito, che però vagola un po’ indeciso tra rock, rap, un pizzico di mood cantautorale (di quello oggi molto in voga, quello delle vocali spalancate, ed ugola “tirata” allo spasimo). Si percepisce una ricerca di profondità, che tuttavia non trova sufficiente espressione, sorretta a fatica da testi un po’ fragili, a volte dal senso poco chiaro. Testi forse più attenti a cercare la frase ad effetto che ad esprimere pensieri e sensazioni in modo intellegibile. Esempio: “sgretola la pelle sotto questo fumo bianco intriso di contraddizioni sulle loro luccicanti poltrone masturbano soltanto ambizioni”, frase che apre il primo brano “Verso la fine”. Perfettibile, ma riesce comunque a coinvolgere emotivamente la quarta traccia, che dà il titolo all’Ep.
Buoni gli arrangiamenti, e non male le doti canore, l’autore si dimostra in grado di passare con agio da un registro espressivo all’altro. Insomma, si percepisce che “della stoffa”, del materiale ce n’è. Ma pare anche che il proprietario non sappia bene che farsene, ancora alla ricerca di una sua definita personalità artistica. Gli auguriamo di trovarla presto, perché probabilmente Gabriele Deriu qualcosa da dire ce l’ha. Deve solo trovare le parole giuste per farlo. Parole e stile tutti suoi.
