Cockoo…non è un buongiorno

Strano questo album dei Cockoo, intitolato “Buongiorno”, confezionato con originalità e con un avvio molto promettente. Strano perchè sembra studiato apposta per attivare sin dalle prime note la concentrazione di chi ascolta, avvolgendo gomitoli di parole alle quali la musica, seppure a tratti possente, cede il passo, andando a sollecitare quindi la curiosità e, talvolta, la sorpresa. Ma, a mano a mano che i brani si succedono, la distrazione prende il sopravvento, si comincia a cogliere un senso di ripetitività, le parole destano vieppiù reazioni di fastidio che neppure l’aspersione un po’ avventata di effetti elettronici riesce ad attenuare.

Si, perchè, frasi del tipo “Un giorno migliore si rivelerà/guardando con occhi senza palpebra/ritrovo quel luogo in cui vivere/mi manca dal petto farmi accogliere/ far entrare te a prendermi…” (da “Casa”) buon Dio che vorrà mai dire? Pare di riuscire a ritrovarsi in “La parte più eterna del mondo” che esordisce dicendo: “E’ la storia che parla di noi/quella che raccontavo a mia madre/in un giorno di rabbia e pietà/siamo orfani non per un caso…” quanto meno ci si costruisce un’immagine, si vive una sensazione. Ma ecco “Nel bianco dei tuoi occhi” dove con inquietante fermezza si canta: “Scaglio le dita come frecce senza gravità….” e lo smarrimento torna a coglierci. Una parziale risposta ai tanti perchè che sorgono ascoltando questo cd, giunge da uno degli ultimi brani intitolato “Kafka”. Ecco probabilmente da dove deriva il tutto. Questo album un che di kafkiano lo trasmette, pur senza rispondere a molti interrogativi. Ma la sensazione più immediata che se ne ricava, è un tentativo di stupire ad ogni costo. Troppo. Tanto che quei gomitoli di parole di cui si diceva all’inizio finiscono con l’assumere contorni eccessivi e forzati. I Cockoo probabilmente hanno qualcosa da dire e quel qualcosa è quasi certamente contenuto tra le righe dei testi e dei pentagrammi di questo album. Ma occorre scoprirlo e ripensarlo per far sì’ che l’attenzione di chi ascolta non si scontri con l brutta sensazione di essere presi per il naso.

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