Pop ed r&b, miscele blues ed incursioni rap, c’è proprio tutto nell’album “Maltempo” della romana Bipuntato. Un debutto a coronamento di una lunga gavetta che le ha permesso di salire su palchi prestigiosi come il Sziget Festival e del festival Rock in Roma insieme a Carl Brave.
Nei testi si intrecciano diverse storie con unico comune denominatore: il tempo, come stato d’animo e come condizione meteorologica. Ricordi che ritornano alla mente continuamente per tutte le otto tracce. Ma andiamo con ordine. Il disco si apre con “Circostanze” e la lotta contro il tempo che scorre sempre troppo veloce, brano piacevole, un buon apripista per l’ascolto. “Maltempo” è un ammonimento quasi per coloro che lasciano progetti in sospeso lasciando spazio al rimpianto. Il ritmo rallenta ma il mood dei ricordi e dei rimpianti è presente anche nella seguente “Cassetti”; “Maltempo” ha un riff orecchiabile ma è il brano meno convincente. “Della notte” è un brano che rimanda molto a Calcutta, interessante la presenza dei synth. Si prosegue con “Previsioni”, piacevole per il sound. C’è spazio anche per una breve parentesi strumentale con “Bruma”. Il dolce arriva sempre alla fine e l’album si chiude con una piacevolissima “Lascia stare”: la rassegnazione è il focus del testo su un ritmo incalzante. Maltempo è un esordio sufficientemente interessante, piacevole la voce di Beatrice Chiara Funari aka Bipuntato.