BIELLA FESTIVAL, OK ANCHE IN STREAMING MA SI PROSEGUIRA’?

Studio

E’ andata ed è andata bene la versione assolutamente inedita di Biella Festival in streaming. Ancora una volta ha funzionato il gioco di squadra; una squadra in parte diversa rispetto a quella delle passate edizioni in dimensione live, quindi una squadra meno rodata, ma non meno efficiente: Marco Testoni in regia dagli studi di Sountreck a Roma e Ted Martin Consoli con la conduttrice Manuela Tamietti dallo studio di Biella, il lavoro di coordinamento e comunicazione dello studio Alfa di Roma con Lorenza Somogij Bianchi ottimamente coadiuvata da Lana Mazibrada e poi la giuria con Testoni presidente nelle sue vesti di compositore e music supervisor e Massimo Privitera, critico musicale e giornalista, Renato Marengo, giornalista e produttore, Andrea De Rosa, musicista e produttore discografico e cinematografico, Maurizia Vaglio, presidente dell’Associazione Artistica AnniVerdi che promuove Biella Festival. E prima ancora, nella fase di individuazione dei dodici finalisti quando, nel mio ruolo di direttore artistico, sono stato ottimamente coadiuvato da Sara Grillo, giornalista musicale, Maurizio Pellegrini, referente di VideoAstolfoSullaLuna srl. e ancora Maurizia Vaglio. Senza dimenticare il lavoro della giuria del Premio Gozzano formata da Raffaele Floris, Gianni Caccia, Alessandra Paganardi e con Matteo Voglino, membro dell’Associazione che promuove il Premio e il sempre prezioso lavoro di coordinamento di Roberto Chiodo. Ma veniamo alla gara che ha visto, com’è ormai noto, la vittoria di Beercock, performer anglo-italiano (padre inglese e madre siciliana) che vive a Palermo e che con il suo singolo/video “Feel You Fall” con la regia di Vincenzo Guerrieri, ha convinto la giuria portando per la prima volta alla vittoria a Biella Festival un brano in lingua inglese. Alle sue spalle a pari merito gli Espana Circo Este con “Dormo poco e sogno molto” con il video realizzato per la regia di Paolo Santamaria e i riminesi Sergio Casabianca e le Gocce con la toccante “Chi sono io” ed il video diretto da Marco Baldazzi. Ed è siciliana, di Enna, anche la vincitrice del Premio Gozzano per il miglior testo tra quelli dei dodici brani finalisti, si tratta della cantautrice Francesca Incudine con il brano “Non è finita” interpretato in dialetto siciliano ed accompagnato dal video realizzato per la regia di Raffaele Pullara. Un’edizione di Biella Festival da più parti definita di ottima qualità artistica in cui ha giocato in eguale misura la scelta dei finalisti tra coloro che avevano risposto al bando dell’Associazione Artistica AnniVerdi e quelli individuati tra coloro che nel corso dell’ultimo anno avevano avuto citazioni o recensione sulla rivista Musicamag – Un’altra Music@, partner diretta di Biella Festival come lo sono la storica rivista Cinecorriere, Classic Rock On Air, format radiofonico ideato da Renato Marengo e Soundtrack City, il programma web dedicato alla musica per immagini ideato e diretto da Marco Testoni. Si replicherà tra un anno? Difficile dirlo ora. Al di là delle questioni legate alla pandemia, le incertezze sono molte ed altrettanti i nodi da sciogliere. Biella Festival sente fortemente il proprio ruolo di garante della qualità in un frangente in cui la produzione è molta, fors’anche troppa, ma la qualità, spesso, è poca. Sono i festival come il nostro a fare da filtro, cercando di promuovere ciò che di buono offre il pianeta della musica indipendente, ma i sostegni sono pochi e gli affanni si moltiplicano.

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