I Novotono sono Andrea ed Adalberto Ferrari, entrambi suonano il sax, entrambi il clarinetto. “Overlays” è il titolo del loro album di recente pubblicazione e la loro musica ha un qualcosa di intenso, quasi di surreale, perché surreale è il dialogo che loro intrattengono con il silenzio. Dodici tracce in cui i due strumentisti sembrano rincorrersi, discutere, a tratti quasi litigare, per poi tornare ad intrattenere il silenzio che fa da sottofondo ai loro intrecci sonori.
E’ un jazz difficile quello che propone questo duo, un jazz spoglio di orpelli, essenziale, a suo modo immediato, tanto da apparire a tratti ripetitivo. Ma alla fine è la dimensione artistica dei due musicisti ad avere il sopravvento anche sui momenti di distrazione che talvolta pare tendere i suoi agguati. E sta in fondo proprio nella poesia di questo rincorrersi e di questo incontrarsi il segreto di un progetto che pare voler collocare la musica ed il silenzio in un tempo indefinito, spesso simile, mai uguale. Ne è buon testimone il teaser che accompagna l’uscita dell’album, che qualcuno ha definito una sorta di omaggio alla street art che abita la nostra epoca. La regia del video è di Cristina Crippa e la location è la Città Fantasma di Consonno. Luogo oggi assolutamente irreale in cui qualcuno, negli ormai remoti anni ’60, avrebbe voluto costruire una sorta di Las Vegas italica e per farlo non esitò a stravolgere territorio e orografia. Finchè una frana, nel 1976, non distrusse la follia di quel malsano sogno, consegnando all’abbandono questo sito che oggi ha le sembianze di un sinistro luogo irreale, dove la musica dei fratelli Ferrari pare voler colmare la cupezza di un vuoto rimasto irrisolto, dando voce al silenzio. Un album bello e profondo, non pensato secondo i criteri di una grande fruibilità, meditato e da meditare, sulle note che disegnano i profili di diverse sensazioni, simili a quelle di funambolici equilibrismi.
