“TWINS”, UN ONESTO POP/DANCE NELL’ALBUM DEI FERRINIS

E’ uscito in questi giorni “Twins”, il nuovo album dei Ferrinis, un duo composto dai fratelli Maicol e Mattia, originari di Forlì, appassionati di musica dance, come si evince con una certa facilità dall’ascolto di questo loro nuovo lavoro. Il loro debutto discografico avvenne nel 2020 con il singolo “Balla con la Luna”; il salto di qualità, almeno per quel che riguarda l’impatto con il pubblico, ovviamente di adolescenti visto e ascoltato il loro genere musicale, avviene nel 2023 con il singolo “Nessuno” che anticipa l’uscita del loro primo album omonimo che ha ottenuto in breve oltre 300mila streams. Segue la pubblicazione di altri singoli, sempre caratterizzatida ottimi riscontri sino ad approdare a questo nuovo lavoro di cui mi accingo a scrivere.

“Twins” è un progetto caratterizzato da dieci tracce che continua a guardare ad un pubblico di giovanissimi che è poi quello al quale i due fratelli si rivolgono sin dagli inizi del loro percorso musicale. Nulla dunque di neppure lontanamente accostabile ad un qualunque ambito cantautorale nè un tentativo di affacciarsi sul panorama rock, per altro negli ultimi tempi piuttosto sbiadito. Fortunatamente però, essendo appassionati del genere dance, questi ragazzi si tengono alla larga anche dal rap e quindi non risentono di quella fetta di omologazione, che per altro si sta estinguendo. Il loro album è una raccolta di un onesto genere pop/dance, pensato soprattutto per far ballare anche se va riconosciuta una cerca ricercatezza in alcuni testi, pur se sempre rapportabile a quanto proposto musicalmente. Il brano che più mi è piaciuto è “Caldo atomico” proprio per l’agilità di una metrica che sa collocare le parole giuste al posto giusto; aggiungerei poi “Il nostro film” che nella sua fruibilità alza di qualche centimetro l’asticella del prodotto complessivo e, per le stesse ragioni, “Rollercoast”. I brani restanti, eccezion fatta per un paio di canzoni francamente bruttine (“Aspettami” e “Lussuria e desiderio”) e per “bruttine” intendo un po’ al di sotto di una media che, a parte i due brani citati, sta appena al di sopra della sufficienza, contribuiscono a conferire all’intero progetto un tratto decisamente rivolto ad un pubblico specifico e non trasversale. L’album quindi è consigliabile a quella fascia di giovanissimi che nella musica cerca principalmente, se non esclusivamente, l’aspetto ludico. Concludo con un appunto che riguarda i video, che sono tre e che non intendo utilizzare per questa recensione poichè ritengo trasmettano messaggi poco positivi, soprattutto ai più giovani: auto di extralusso, locali sfarzosi, drink alla moda ed anche la comparsa di una pistola, rappresentano i simboli di un mondo molto lontano da quello reale, soprattutto adolescenziale, che potrebbero indurre le menti più deboli alla ricerca di un’impossibile emulazione. Oltre che ad una falsa vicione dei valori più autentici. Limitiamoci quindi alla musica ed ad una bella serata dance con in mano un bicchiere di Coca Cola (come suggerisce il brano “Coca e Malibu” contenuto nell’album).

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