STRAY BULLETS, LA FORZA DI “SHUT UP”

Immaginatevi il vocalist degli Scorpions, Klaus Meine, a cantare dei pezzi dei Bon Jovi. Ed è questa la sensazione che avrete ascoltando questo “Shut Up”, cd della band veronese Stray Bullets. Tanta roba, no? Certo che sì: è tanta roba davvero.

 

 

Una grande voce rock come se ne sentono poche, e un background strumentale di tutto rispetto, energico ma non prevaricante sul cantato, per una quarantina di minuti adrenalinici. Certo, va detto che gli Scorpions li abbiamo già, e pure i Bon Jovi, ed il tutto suona un tantino vintage. Quindi forse ciò che manca a questa band è una sterzata più decisa verso un sound realmente personale, meno emulativo. Tuttavia le premesse sono davvero interessanti, e il lavoro più che godibile. Un’infilata di brani di ottimo livello, divertenti, coinvolgenti. Alcuni più struggenti (“One way emotion”), altri più cattivi (“Lost soul town”, “Put up or shut up”, “Crash”), hot ed espliciti (“Sex pot”). Ma tutti contraddistinti da grande energia e ottima esecuzione. Migliorabile, ma più che discreta anche la post produzione. Carinamente feroce l’immagine di copertina: la parte inferiore di un viso femminile munito di ballgag in bdsm-style. Forse pure questa vuole evocare il mood trasgressivo delle controverse cover degli Scorpions? Chissà. Questo esordio comunque promette molto bene… attendiamo con curiosità gli sviluppi.

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