STEFANIA DIPIERRO TRA PUGLIA E BRASILE

Dopo l’eccellente “Natural”, prodotto dal levigatore di suoni Nicola Conte, Stefania Dipierro mette alle sue spalle una band vitale – Paz Community – che sventaglia uno spettro sonoro fatto di samba, funk e fantasia, innescando una jam cosmica trascinante.

Nella fioritura rigogliosa di ritmi sudamericani, miscelando sperimentazione e tradizione, la voce duttile dell’artista barese disegna traiettorie precise in un sapiente equilibrio di acidità e dolcezza. Tra inediti costruiti sulla base solida di nuclei melodici ipnotici e classici senza tempo dal repertorio di Chico Buarque e Caetano Veloso, il disco cresce ascolto dopo ascolto sotto la spinta di una ritmica motrice arabescata da digressioni jazz. “So che l’amore viene naturale, l’odio purtroppo insegnato fa male”, dal singolo “Vortici di idee”, racconta in due parole le miserie del nostro tempo e lancia lo sguardo in avanti, oltre la gabbia del conformismo, verso un tempo di “girandole e fiori”. Ma se repertorio e qualità esecutiva promettono scintille dal vivo, la registrazione soffre tuttavia di una produzione che tende ad appiattire il suono e non gli permette di sgorgare con la brillantezza e la profondità che gli arrangiamenti e i brani meriterebbero. Fatto salvo questo neo di natura tecnica, il disco merita assolutamente la vostra attenzione e il vostro tempo. (Stefania Dipierro & Paz Community, “Base Terra”  – Incipit-Egea, 2018)

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