SENSAZIONI D’ETERNO DEI MOMPRACEM

E’ un progetto insolito, curioso e certamente interessante questo “Eterno 6” dei Mompracem (Davide Mastrocinque e Luigi Impagliazzo) che coniugando l’ettronica con la dimensione sperimentale offrono sei tracce di… sensazioni. I testi non raccontano nulla, ma disegnano immagini e suggestioni che compaiono e scompaiono su di un’immaginaria lavagna luminosa.

“Febbre”, la prima delle tracce del cd introduce subito chi ascolta nella dimensione del duo; ottime voci, musiche che assumono contorni di un remoto immaginario, sperimentazione si, ma senza iperboli né cervellotiche elucubrazioni. “Rabbia artificiale” ci introduce sempre più in una dimensione quasi robotica, apparentemente gelida, ma emotivamente attiva; qui non sempre nella metrica tutto fila liscio, ci si imbatte in qualche accelerazione di poca coerenza estetica, pur di non sacrificare l’immagine che si va rincorrendo. “Per essere” ci conferma in modo più eloquente la consistenza emotiva di testi senza storia e a tratti anche senza un’apparente logica, anche quando la linea melodica dei brani pare indurci ad una più attenta ricerca emotiva. “Sentimentale valvolare” è un brano piacevole che ci viene proposto in due versioni, più algida e futuristica la prima, più carezzevole la seconda. “Immenso” è il compendio di quanto sin qui ascoltato e la conferma della ricercatezza di un progetto ben strutturato e per molti aspetti dotato di una propria fruibilità, pur non rientrando negli alvei dei concetti più ricorrrenti di commerciabilità. (Mompracem – “Eterno 6” – Tippin’ The Velvet)

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