“I MOSTRI” DI CHIAZZETTA

Nell’autopresentazione del lavoro fatta da parte dell’autore, il cd “I Mostri” vorrebbe essere una sorta di mix di generi, composto usandone in maniera parodistica gli stereotipi (quindi esasperandone gli stili?). Non abbiamo avuto la stessa impressione. Gabriele Graziani, in arte Chiazzetta, utilizza sì generi musicali diversi, ma si percepisce una “mano” unitaria di fondo, che pare essenzialmente affondare le sue radici nella tradizione cantautorale classica, pur con notevoli influenze reperibili nel rock e nel punk.

 

 

Se comunque uno degli scopi dell’autore era quello di dimostrare la propria capacità di affrontare con buona disinvoltura atmosfere diverse, ok, missione compiuta. Ciò non toglie che forse, parodia o meno, le sue corde vibrano meglio nei momenti più tipicamente cantautorali, come ne “I Mostri”, per fare un esempio, pezzo soft che abilmente sfuma nel brano successivo “Ci lotti?”, che ricorda – e non è l’unico – certe espressioni musicali dell’Enrico Ruggeri d’antan. Interessante anche il contenuto di “Non è reale”, caustica ed irridente satira contro gli odierni tic e le manie del virtuale, con “macabro” e divertente video annesso. Nell’insieme una buona prova, che però ha nel suo vagolare tra generi diversi forse anche il suo limite. Alla fine tutto gira, tutto risulta abbastanza convincente, ma non c’è un brano che emerga o colpisca davvero in modo speciale.

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