Da qualche giorno è in circuitazione “Per te, che non ci sarai più”, il nuovo Ep di Any Other, anticipato alcune settimane or sono dall’uscita del singolo “Distratta”. Any Other, al secolo Adele Altro, è una polistrumentista e produttrice che ha base a Milano, ma che ama portare la propria musica in giro per l’Europa, come dimostrano le sue numerose esibizioni fuori dall’Italia e la partecipazione a svariati Festival internazionali.
Il suo primo album è uscito nel 2015 e s’intitola “Silently. Quietly. Going Away”; ne sono seguiti altri due ed altrettanti Ep; numerose sono le sue collaborazioni con artisti, alcuni affermati come Colapesce e Dimartino e con alcune orchestre con qualche incursione nel mondo jazzistico. Il nuovo Ep di Any Other è caratterizzato da quattro tracce ed alla fine risulta un po’ opaco, proprio come la copertina, per altro cromaticamente bella, che racchiude questo progetto discografico. Due brani sono interpretati in lingua italiana, uno in inglese ed uno in giapponese, a conferma delle ambizioni dell’artista che insistentemente vuole guardare al di là dei confini nazionali. Sulla limpidezza della sua voce non vi sono dubbi nè sui variegati colori delle sue tonalità, non infinite, ma in grado di caratterizzare ogni brano conferendogli la giusta atmosfera. Indiscutibilmente professionali anche le cornici musicali entro le quali Any colloca la sua voce e tutto sommato buoni anche gli arrangiamenti. Ciò che in questo lavoro mi lascia perplesso sono proprio le canzoni, a tratti noiosette ed un po’ ripetitive, tanto che alla fine il brano migliore sembra essere “Lazy”, quello in lingua inglese e non perchè in lingua inglese (di malati di anglofonia in Italia ne abbiamo già troppi), ma perchè tra le quattro canzoni questa è quella che ha la linea melodica più convincente, risulta più fruibile, è sicuramente la più avvolgente, pur non essendo un capolavoro. Ci si trova dunque, alla fine dell’ascolto, un po’ contrariati perchè Any Other ha sicuramente le potenzialità e l’esperienza per scrivere ed interpretare brani molto più convincenti, ma la sensazione è che questo lavoro ponga in risalto solo una minima parte di queste potenzialità. Insomma, un Ep ascoltabile che lascia in fiduciosa attesa di qualcosa di molto più coinvolgente.