Ordem, il rock che scorre

Ecco un rock pieno e non banale. E’ quello degli Ordem che hanno recentemente pubblicato l’album “The quiet riot”, tredici tracce piene e tutte d’un fiato. Molto bello l’insieme vocale in “The scent of lights” che precede il brano che dà il titolo all’intero lavoro, ma che forse non è propriamente il più rappresentativo.

 

“Essential” si rifà a tratti ritmi ska intrecciati ad un rock moderato, mentre “Instant’s mind” prospetta un avvio soft per raggiungere poi vette di ampio respiro; “Surrenders to rise” ha caratteristiche più interlocutorie mentre “Brand new song” lascia briglie sciolte ad una musicalità più intensa. Ed intanto si è a metà del progetto con la voglia di continuare. “Shine on” concede una bella apertura di sola voce e chitarra per poi sviluppare un percorso rock melodico ruvido che pone ancora una volta in risalto l’ottimo insieme vocale della band. “Everything” è invece rock puro, che pare quasi voler recuperare le poche concessioni del brano precedente prima di approdare a “Mayf”, unico brano che pare tentare di approcciare una certa orecchiabilità, sicuramente gradita in dimensione radiofonica. “Edges” non è una delle cose migliori dell’album e “Us” ridà fiato all’ottima voce di Dario Scalese. Le conclusioni sono affidate a “Waterlily”, buon brano (ma non il migliore che a nostro giudizio rimane “The scent of lights”). Nell’insieme un cd che pone in risalto le ottime individualità di questa band (Matteo Garrone al basso, Luca Garrone alla chitarra, Gian Marco Rebaudengo alla batteria, Dario Floro alla chitarra e Dario Scalise, voce assolutamente particolare e di grande impatto). Ottimi i cori che raggiungono una pienezza davvero ragguardevole.

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