RICERCATEZZA DI NASHVILLE & BACKBONES

Una delle prime cose che colpiscono, ascoltando questo “Cross the River” dei romagnoli Nashville and Backbones è la straordinaria nitidezza. Del suono e della registrazione. Dell’uso degli strumenti e della voce. E della precisa dizione inglese di quest’ultima. Un gruppo ed una produzione totalmente italiani, ma che potrebbero tranquillamente spacciarsi come al cento per cento “made in USA”.

 

 

Già il titolo del cd potrebbe suggerire una fonte d’ispirazione del gruppo, riverberando quegli America che nell’LP “Homecoming”, nel 1972 intimavano di non attraversarlo, quel fiume. Ma le sonorità e le atmosfere sono quelle: un piacevole mix, molto vintage, di country-rock, bluegrass, che scivola a tratti in suggestioni tex-mex, sino al reaggae del furbissimo brano “Spirit of the Summer” (ambientato sulla celeberrima spiaggia di Rimini, e che strizza l’occhio ad atmosfere ancora più easy, e più “modaiole”). Ma troviamo anche ballads soft e struggenti come “Coming Home”, “Photograph” o “Stood on the Hill”, brani apertamente western come “This Song” o “On Parole”. Il risultato è qualcosa di talmente fuori dall’attualità, e saldamente ancorato ad altre epoche, da risultare straordinariamente fresco ed originale. Cosa che il gruppo riesce però ad ottenere soltanto attraverso una ferocissima, estrema, assoluta cura del livello qualitativo della musica. Che è altissimo. La sensazione generale è un tuffo nel passato, quasi in un’altra dimensione, in un mondo più semplice, pulito, ricco di opportunità. Consigliamo caldamente di prendere la rincorsa e tuffarcisi, di slancio.

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