Da qualche giorno è in circolazione “Inevitabile”, il nuovo progetto di Elena Ventura. Sette tracce che racchiudono svariati singoli che l’artista ha pubblicato in tempi recenti, nonchè la sorprendente cover del brano “Ma l’amore no”. Ma andiamo con ordine: Elena Ventura si avvicina con convinzione al canto nel corso dei suoi studi universitari a Milano; lo fa con un certo ritardo, ma con grande convinzione tanto che nel 2019 ottiene il diploma in Canto Jazz presso il Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova.
Da lì in poi scrive i propri bani e nel 2022 vola in Perù dove si esibisce al Teatro Pirandello dell’Istituto Culturale Italiano di Lima; rientrata in Italia si è dedicata all’insegnamento nel Tigullio Ligure e nel 2024 pubbica il singolo “Inevitabile” dopo un lungo periodo di esibizioni live. Nel gennaio del 2025 entra a far parte della tribute band Abba Time e con questo gruppo si esibisce in svariati teatri in Italia ed all’estero e dopo la pubblicazion di un paio di altri singoli, registra l’album “Inevitabile” di cui mi accingo a scrivere. Si tratta di un lavoro che per certi aspetti mi ha riportato indietro di parecchi anni e non solo per la presenza della cover alla quale ho accennato poco sopra. A cavallo tra gli anni ’60 e ’70 imperversava da maggio a settembre “Un disco per l’estate”, rassegna di canzoni trasmesse perlopiù dalla radio che dava spazio a molti interpreti in alcuni casi già noti al grosso pubblico, ma ancora in fase di… decollo. Tra questi figuravano alcune cantanti che ancora ricordo: Isabella Iannetti, Dominga, Louiselle, Angelica, Lolita ed altre. Interpreti non di primissima fascia, ma che seppero in qualche modo lasciare un segno grazie a canzoni dal sapore tipicamente estivo, facilmente fruibili, ottimamente eseguite e canticchiate un po’ da tutti. Elena Ventura, con la sua voce squillante, ben modulata e decisa, con alcuni dei suoi brani, mi ha ricordato alcune delle protagoniste di quell’epoca. Un brano come “E allora vado giù”, per altro accompagnato da un video realizzato intorno ad una piscina, tra salvagenti e bibite gelate, potrebbe essere tranquillamente un tormentone estivo, se esistessero ancora i tormentoni; discorso analogo per “Odio tutta la gente”, che ripropone addirittura il tempo dello “ye-ye”. I brani che più mi hanno convinto però sono “Inevitabile” e “Specchio riflesso” mentre un piccolo scivolone l’ho riscontrato in “Un uomo perfetto”, incerto anche negli arrangiamenti. E poi c’è quella cover che stupisce, così diversa e lontana dall’atmosfera complessiva di questo progetto, quel brano intitolato “Ma l’amore no”, scritto nel 1942 da Giovanni D’Anzi e Michele Galdieri ed interpretato per la prima volta da Alida Valli nel film “Stasera niente di nuovo” di Mario Mattoli. Quella stessa canzone fu poi reinterpretta da moltissime altre voci, tra le quali quella di Mina. Elena Ventura ne propone una versione pulita, senza fronzoli, rispettosa, ben eseguita, come del resto lo sono le altre canzoni contenute in questo disco, nessuna delle quale passerà alla storia, ma che consentono di scoprire ed apprezzare una cantante ed autrice disinvolta, di piacevole ascolto, a tratti sbarazzina, ma nel contempo sempre misurata ed elegante. Un disco gradevole che sa d’estate.