Di questa eclettica, cosmopolita artista, di padre giapponese e madre americana, abbiamo avuto modo di ascoltare due album: “A New Way” e “Cycles, Cyclones and Chamaleons”. La biografia di Kiana racconta di esperienze e lusinghieri successi, in diverse parti del mondo, e della scelta di fissare la propria residenza alle isole Hawaii, ove coltiva la propria ispirazione, componendo, esibendosi in locali eleganti, ma anche senza problemi come musicista di strada.
La musica che propone evoca sensazioni molto positive: serenità, tranquillità, gioia. Sempre suadente e piacevole, la sua voce molto dolce ed espressiva dipinge immagini ingannevolmente semplici, scenari sereni e luminosi. Fa pensare a pigre, quiete mattinate d’estate. Sono canzoni che vediamo adatte per esempio ad iniziare la giornata con un sorriso, insieme a latte e biscotti. Si tratta di una musica tuttavia non priva di raffinatezza, ed i testi indulgono spesso nella riflessione e nell’introspezione. Molti pezzi si fanno notare per percorsi melodici dalla spiccata personalità, per nulla banali. Un ascolto tutto sommato davvero molto gradevole. L’unico suggerimento che ci sentiamo di fare a questa promettente autrice ed interprete, è di arricchire i suoi pezzi con basi più ricche ed elaborate. L’utilizzo quasi esclusivo della voce accompagnata dalla sola chitarra acustica, con l’apporto molto limitato e saltuario di qualche effetto corale, rischia di appiattire le sue esecuzioni in una sorta di uniformità, nella quale la personalità di ogni singolo pezzo può non spiccare adeguatamente. Già solo un arrangiamento un po’ più vario come quello del bonus track “Silent Heaven” nel CD “A New Way” – ove alla chitarra si unisce il pianoforte ed un background a più voci, probabilmente eseguito in fase di registrazione dalla stessa Kiana – fa capire come un maggiore arricchimento del “tappeto” strumentale potrebbe conferire una profondità e completezza sonora che a questo punto farebbero davvero la differenza.