IL TEMPO VISSUTO, QUEL CHE E’ STATO E CHE SARA’ CON CASPIO

E’ da qualche tempo in circuitazione il nuovo Ep di Caspio intitolato “Fugit”. Cinque tracce nell’insieme convincenti che rivelano la dimensione di un cantautore interessante sia dal punto di vista compositivo sia per quel che riguarda gli aspetti interpretativi. Il filo conduttore è il tempo. Il tempo che è stato, quello che è fuggito, quello vissuto e quello che verrà.

Caspio è triestino, ha alle spalle un album intitolato “Giorni vuoti” e quattro dei cinque brani dell’ultimo Ep sono accompagnati da video. Il breve percorso si apre con “Mai”, brano che ha una buona linea melodica, musicalmente ben strutturato e di piacevole ascolto. Non è da meno “Un attimo”, anche se il pezzo “arriva” meno del precedente, ma è dotato di un buon supporto elettronico e l’interpretazione vocale conferma una timbrica che “esce” con una sua originalità. Andamento dinamico per “Bilico”, che però è rispetto alla media dei brani di questo Ep, meno contenutistico, si direbbe un brano da ballare. “Domani” è piacevole e fruibile, pur senza raggiungere mai vette di particolare eccellenza, musicalmente molto “pieno”, a tratti anche troppo. E si va a chiudere con “Non è la fine”, tecnicamente forse il brano migliore, soprattutto dal punto di vista vocale, meno di due minuti che scivolano via lievemente, lasciando una porta aperta come un grande interrogativo su ciò che verrà. Interessante lavoro ed interessante espressività vocale, giustamente per ora raccolta in un Ep del tutto esaustivo.

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