I NUMERI DI CHIARA DELLO IACOVO

Chiara Dello Iacovo, di anni 21, astigiana, un festival di Sanremo “Nuove proposte” alle spalle, uno sguardo sbarazzino ed una voce penetrante. Il suo album “Appena sveglia”, la svela assai più di quanto non possa fare un’apparizione televisiva, sia pure a Sanreno, sia pure su RaiUno, di minuti 2 e secondi 59 (escluse presentazioni, entrata ed uscita di scena). E quel Sanremo, quasi a volerlo esorcizzare, Chiara lo colloca subito all’inizio del suo percorso con quel brano, “Introverso”, che l’ha vista volare su di un sogno sul palcoscenico del teatro Ariston.

Una canzone accattivante, certo, come la sua interpretazione. Ma scopriremo che altro di meglio può offrire questa ragazza, che in più circostanze sa sorprendere per l’immediatezza e la profondità di ciò che alcuni dei suoi testi lasciano trasparire. “Vento”, la seconda delle dieci tracce proposte, mette in risalto una bella sfilata di professionalità: la sua voce, gli arrangiamenti, la canzone studiata per quelle dimensioni radiofoniche che oggi impongono talvolta compromessi che appagano l’udito, ma meno il cuore. “La mia città” è una ventata d’aria fresca ed una testimonianza della sicurezza con la quale Chiara sa fare un uso consapevole della sua voce. Ma è con “Donna” che i colori del testo escono con più convinzione dalla tela di note che riveste un brano intimista intenso, corroborato da arrangiamenti adeguati e discreti. Graziosa anche “Scatola di sole” che in alcuni passaggi ci riporta a voci del passato mai dimenticate (Anna Identici, Isabella Iannetti per citarne due a caso) eppoi ecco un’altra perla, “Soldatino”, in cui colpisce l’originalità del testo per la profondità delle immagini che propone senza nulla concedere a inopportune pesantezze che mal si coniugherebbero con la leggerezza vocale della cantautrice. “1° Maggio” è quasi una pausa prima di “Genova”, altro brano che dal punto di vista musicale è meno attraente di altri contenuti in questo album, ma che vanta l’intuizione di un testo che fotografa l’affanno e il fascino di una città che è il simbolo di un ininterrotto poetare. E si arriva alle conclusioni con la non irrinunciabile “Il signor buio” ma….con il gran finale de “La rivolta dei numeri”, canzone brillante per originalità, andamento, contesto e un testo che diverte, ma riesce anche a fare riflettere. Un’ottima prova per questa giovanissima che dopo il passaggio sanremese sta probabilmente meditando altri percorsi. Ne ha il tempo ed il talento. La sua voce forse non è ancora quella “definitiva”, ma lo è la sua personalità, che dimostra con chiarezza di avere la consapevolezza delle carte che si vuole giocare. E non è poca cosa. (Chiara Dello Iacovo – “Appena sveglia” – Rusty Records)

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