Nella classifica provvisoria scaturita dai voti del pubblico dopo la terza serata del festival (che inciderà per il 25 per cento sul verdetto finale) Malika Ayane, Marta sui Tubi ed Almamegretta sono rispettivamente dodicesima, tredicesimi e quattordicesimi, cioè nelle ultime tre posizioni. Ed ottavi sono Elio e le Storie Tese. Al di là delle valutazioni sui singoli brani, si tratta degli artisti più innovativi indicati dai critici nell’edizione di quest’anno. Ed alcuni colleghi della grandi testate si sono avventurati nei giorni scorsi ad elargire dei “nove” nelle loro discutibili “pagelle”. Ai primi tre posti figurano invece Marco Mengoni, Modà e Annalisa. Ordunque come possiamo leggere questi giudizi? Non limitandoci a dire che intanto il festival di Sanremo lo vedono solo gli anziani, poiché se così fosse, probabilmente avrebbero comunque conseguito un buon risultato i Modà (che presentano a mio avviso la canzone più bella del festival), ma certamente non sarebbero saliti così in alto Marco Mengoni e, soprattutto, Annalisa. Sanremo lo guardano anche i giovani, che esprimono il loro voto. Come rivela l’elevato numero di consensi attribuiti ad una cantante proveniente dai talent show che sicuramente non sono il programma preferito dagli anziani. E, a ben guardare, come rivelano anche i consensi attribuiti a Mengoni, con quel suo modo di cantare che vomita le vocali e che appartiene allo stil novo delle ugole dei giorni nostri. Ma quali giovani si sono espressi dunque? Evidentemente non quelli perennemente incazzati, rokkeggianti e birrafondai. Probabilmente quelli che a Marta sui Tubi, Almamegretta ed Elio preferiscono Elisa o, appunto, i Modà o Jovanotti. Insomma, quelli che fanno meno rumore. Perchè, come sempre, s’ode assai di più un albero abbattuto che non un bosco che cresce.
