E’ da pochi giorni in circuitazione “AILY really”, il primo Ep di Ricky Martinelli, diciannovenne bresciano, ha iniziato a studiare chitarra nel 2012, quindi il sitar e poi, come autodidatta, basso e pianoforte; il suo primo lavoro in studio esce nel 2023, è un singolo e s’intitola “Picture of two” e dopo la registrazione di un paio di altri singoli arriva, nel 2025, “The boat that i built for you”, il singolo/video che farà da apripista all’Ep di cui mi accingo a scrivere.
Dunque, “AILY really” è un progetto racchiuso in cinque tracce, tutte in lingua inglese, che riportano in buona parte ad un sound anni ’80, quindi già sentito e solo un po’ rivisitato. Brani piacevoli, ma nulla che possa suscitare particolari entusiasmi. La voce di Ricky è ben modulata, gli arrangiamenti sono in linea con i brani, l’ascolto è di facile fruizione, ma la sensazione è che i tempi fossero un po’ prematuri per la realizzazione di un Ep in cui di davvero notevole trovo soltanto “The boat that i built for you”, cioè il brano apripista, quello per il quale è stato realizzato anche un video, a testimonianza del fatto che anche l’artista ha considerato questa canzone meglio riuscita delle altre quattro. Ed infatti così è, tanto che forse sarebbe stato più saggio fermarsi al singolo con video in attesa di disporre di materiale più interessante per un eventuale Ep (tra l’altro, il brano migliore è una sorta di corpo staccato rispetto al resto del progetto, il che ci rivela che questo personaggio dispone di potenzialità più interessanti rispetto a quelle che ci ha proposto con questo Ep). Fossimo a scuola certamente qualcuno direbbe… ci sa fare, ma non s’impegna. Tradotto, un Ep che vale dal cinque al sei con una canzone da sette.