L’ETIMOLOGIA DELICATA DI SBRACCIA

Delicato è il primo aggettivo che mi viene in mente dopo aver ascoltato le nove tracce contenute in “Etimologia”, l’album che segna il debutto discografico in italiano del teramano Francesco Sbraccia.  Un lavoro tanto semplice quanto ricercato, un disco la cui sincerità è un elemento fondamentale nei suoi testi.

Non a caso il biglietto da visita, la prima traccia di questo album, si intitola “Parole semplici”: chitarra e güiro che accompagnano un invito a star bene e godere dei piccoli momenti. Si prosegue con “Etimologia”: un testo ad impatto contro ogni forma di razzismo, “Sono  cinque  i  continenti  da  scoprire miliardi  le  persone  da  ascoltare in  una  lingua  e  le  sue  sfumature ma  la  radice  è  una  ed  è  in  comune”.  Ed è partendo da “Etimologia” che Sbraccia infila sapientemente uno dopo l’altro brani degni del miglior cantautorato. In “Tocca a me” la scuola romana che ha accompagnato la formazione di Francesco si sente in modo prepotente, a tratti sembra canti Niccolò Fabi. Ed è sulla stessa scia “Rinnovare” che potrebbe essere una ghost tracks del trio delle meraviglie Fabi- Silvestri-Gazzé.  Ogni canzone è una dimostrazione della sua conoscenza musicale, della ricerca del suono e di ogni singola parola. “La tua qualità” ha una struttura molto semplice che la rende tra le canzoni più intime di questo album “La  semplicità  è questione  di  pratica, quasi  come  un’idea”. “Con i piedi sull’erba” ci riporta già nel titolo al contatto con la natura e richiama a quell’idea di mondo già espressa in “Etimologia”. È nelle tracce finali che l’album risulta meno convincente, ma probabilmente perché ha eccelso nelle canzoni ascoltate fino ad ora. Si prosegue dunque con “Sarebbe bello”: è l’amore protagonista nei suoi molteplici cambiamenti. Un cambiamento che è rinnovamento. Con “Naturale” c’è una presa di coscienza: sono le piccole cose a rendere felici. Le strofe particolarmente strutturate si alternano ad un coinvolgente ritornello. Chiude il disco “Remota”, anagramma di Teramo, sua città natale a cui Francesco rende  omaggio. “Etimologia” è un album elegante che farà breccia negli animi più sensibili che non faranno certamente fatica a ritrovarsi in queste nove canzoni. Un album che scalderà i cuori in questo inverno gelido.

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