E’ un bell’ep quello dei Tenax. Quattro brani pregni di rock senza sbavature, forte e deciso, eseguito con convinzione, senza picchi di particolare originalità ma senza scivoloni nella banalità, con almeno nei primi tre brani, testi che “arrivano” e qualche bello spunto strumentale.
S’inizia con “La gogna” che rivela subito un rock duro ma pulito, con un’eccellente scansione dei suoni. “Club 27” è il brano più prossimo ad una dimensione rock classica, che pone in risalto la voce di Alessio “Pax” Pacifici, ma anche la chitarra di Emanuel Prina, che ritroveremo, in modo ancor più prorompente, più avanti. In “Virtual Love”, per esempio, ove il “giro” di chitarra è sostanzialmente la caratterizzazione del brano, mentre il testo riesce a coinvolgere per la sua componente poetica, sia pure nella disinvoltura di un linguaggio coerente con il genere. E si chiude con “Vivo libero”, la migliore delle quattro tracce per la pienezza musicale che la caratterizza, per l’immediatezza e per la fruibilità. Oltre ai due già nominati, meritano la citazione gli altri due componenti della band, Michele “Guba” Gubernati al basso e Gigi “Gix” Corbetta alla batteria che assolvono egregiamente al loro compito. Un ep complessivamente interessante che rivela la maturità di una band che potrebbe affrontare con una certa disinvoltura l’impegno di un album.